Nurofenteen Oro 200 mg 12 Compresse Gusto menta

Nurofenteen Oro 200 mg 12 Compresse Gusto menta

035677044
Non disponibile
10,30 €

Indicazioni terapeutiche
Sintomatologie dolorose lievi o moderate quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali. Febbre. Questo farmaco e' indicato per adulti eadolescenti al di sopra dei 12 anni. Gusto menta.

Principi attivi
Compresse 200 mg: ogni compressa contiene 200 mg di ibuprofen.

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Indicazioni terapeutiche
Sintomatologie dolorose lievi o moderate quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali. Febbre. Questo farmaco e' indicato per adulti eadolescenti al di sopra dei 12 anni. Gusto menta

Principi attivi
Compresse 200 mg: ogni compressa contiene 200 mg di ibuprofen.

Eccipienti
Etilcellulosa, biossido di silicio precipitato, ipromellosa, mannitolo, aspartame (E951), croscarmellosa sodica, magnesio stearato, aroma (limone).

Effetti indesiderati
La lista dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effettiindesiderati che sono stati riconosciuti durante il trattamento con ibuprofene, anche quelli osservati durante terapie prolungate ad alto dosaggio in pazienti con reumatismo. Le frequenze riportate, che si estendono oltre le segnalazioni di effetti indesiderati molto rari, si riferiscono a brevi periodi di trattamento per dosi giornaliere fino adun massimo di 1200 mg di ibuprofene per forme farmaceutiche orali e fino ad un massimo di 1800 mg per le supposte. Si deve tenere in considerazione che le seguenti reazioni avverse sono prevalentemente dose-dipendenti e variano da individuo a individuo. Le reazioni avverse associate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi ed in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (>=1/10); Comune (>=1/100, <1/10); Non comune (>=1/1.000, <1/100); Raro (>=1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classedi frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravita'. Le reazioni avverse osservate piu' spesso sonodi natura gastrointestinale. Le reazioni avverse sono nella maggior parte dei casi dose-dipendenti. In particolare il rischio che si manifesti sanguinamento gastrointestinale dipende dal dosaggio e dalla durata di trattamento. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione oemorragia gastrointestinale, talvolta fatale, particolarmente negli anziani. In seguito a somministrazione di ibuprofene sono state segnalate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente e' stata osservata gastrite. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) puo' essere associato con un lieve aumento del rischio di eventi tromboticiarteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). E' stato descritto il peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante) associato all'uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei. Questo e' probabilmente dovuto al meccanismo d'azione dei farmaci anti-infiammatori non steroidei. Se si manifestano o peggiorano i segni di un'infezione durante l'uso di questo farmaco, si deve raccomandare al paziente di rivolgersi immediatamente al medico per valutare se e' necessaria una terapia anti-infettiva/antibiotica. Per trattamenti prolungati la conta ematica dovrebbe essere controllata regolarmente. Al paziente deve essere spiegato che deve informare immediatamente il medico e sospendere l'assunzione di questo medicinale se si manifesta uno qualunque dei sintomi di reazioni di ipersensibilita'; cio' puo' accadere anche al primo utilizzo, nel qual caso e' necessaria l'assistenza immediata di un medico. Il paziente deveessere istruito a sospendere l'assunzione del medicinale e consultareimmediatamente un medico se si manifesta un forte dolore nella parte superiore dell'addome o melena o ematemesi. Infezioni ed infestazioni.Molto raro: è stato descritto il peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante). In casi eccezionali, gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessuti molli sono state riscontrate durante un'infezione da varicella. Patologiedel sistema emolinfopoietico. Molto raro: disturbi dell'ematopoiesi (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). Leprime manifestazioni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali del cavo orale, sintomi simil - influenzali, spossatezza grave, sanguinamenti nasali e cutanei, contusioni. In questi casi si deve consigliare al paziente di interrompere immediatamente il medicinale, di evitarequalsiasi medicinale di automedicazione contenente analgesici o antipiretici e di consultare il medico. Disturbi psichiatrici. Molto raro:reazioni psicotiche, depressione. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni di ipersensibilità che si manifestano con: non comune: orticaria e prurito; molto raro: gravi reazioni di ipersensibilità. I sintomipossono essere: gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave),esacerbazione dell'asma; non noto: reattività del tratto respiratorioche comprende asma, broncospasmo e dispnea. Patologie del sistema nervoso. Non comune: disturbi del sistema nervoso centrale come cefalea, capogiro, insonnia, agitazione, irritabilità o stanchezza; molto raro:meningite aseptica. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi dellavista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Molto raro: insufficienza cardiaca, palpitazioni ed edema, infarto del miocardio. Patologie vascolari. Molto raro: ipertensione, vasculite. Patologie gastrointestinali. Comune: problemi gastrointestinali, come dolori addominali, nausea e dispepsia. Diarrea, flatulenza, stitichezza, bruciore di stomaco, vomito e lievi perdite di sanguenello stomaco e/o nell'intestino che in casi eccezionali possono causare anemia; non comune: ulcere gastrointestinali, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, stomatiti ulcerative, peggioramento di colite o morbo di crohn, gastrite; molto raro: esofagiti e formazione direstringimenti membranosi nell'intestino (restringimenti intestinali simil-diaframmatici), pancreatiti. Patologie epatobiliari. Molto raro:disfunzione epatica, danno epatico, in particolare nella terapia a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzioni cutanee varie; moltoraro: gravi forme di reazioni cutanee come reazioni bollose incluse sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme e necrolisi epidermicatossica, alopecia; non nota: reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress). Patologie renali e urinarie. Raro: raramente possono verificarsi danni ai tessuti renali (necrosi papillare) ed elevate concentrazioni di acido urico nel sangue; molto raro: formazione di edemi, in particolare in pazienti con ipertensione arterioso o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che può essere accompagnata da insufficienza renale. Esami diagnostici.Raro: diminuzione dei livelli di emoglobina. Descrizione di alcune reazioni avverse. Reazioni di ipersensibilita' sono state segnalate a seguito di trattamento con ibuprofene.

Gravidanza e allattamento
Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' colpire negativamente la gestante e/o lo sviluppo embrionale/fetale. Dati ottenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio diaborto, malformazione cardiaca e gastroschisi dopo uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine durante il primo periodo di gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. Il rischio potrebbe aumentare con la dosee la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrio-fetale.Inoltre, e' stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Studi sugli animali hanno mostrato tossicita' sull'apparato riproduttivo. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non chiaramentenecessario. Se usato da donne in procinto di concepimento o durante ilprimo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere rispettivamente la piu' bassa e il piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitoridella sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale che puo' progredire a insufficienza renale con oligoidroamniosi; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento,un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultante in travaglio ritardato o prolungato. Conseguentemente, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: l'ibuprofene e isuoi metaboliti possono passare in basse concentrazioni nel latte materno. Nessun effetto pericoloso per i neonati e' ad oggi conosciuto, quindi per trattamenti brevi con la dose raccomandata per dolore e febbre, l'interruzione dell'allattamento non e' generalmente necessaria. Fertilita': ci sono dimostrazioni che i medicinali che inibiscono la sintesi di ciclossigenasi/prostaglandine possono causare una compomissione della fertilita' femminile per effetto sull'ovulazione. Questo effetto e' reversibile dopo interruzione del trattamento.

Posologia
Uso orale: posizionare una compressa sulla lingua, lasciarla sciogliere, quindi deglutire. Non e' necessaria l'assunzione di acqua. Non somministrare ai bambini di eta' inferiore ai 12 anni. Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: dose iniziale da 200 a 400 mg di ibuprofene, quindi, se necessario, da 200 a 400 mg di ibuprofene ogni 4-6 ore. Non superare la dose di 1200 mg di ibuprofene nelle 24 ore. Anziani: non sono richieste modificazioni dello schema posologico. Si consiglia ai pazienti con problemi di sensibilita' gastrica di assumere questo medicinlea stomaco pieno. Solo per un breve periodo di trattamento. Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni negli adolescenti o nel caso di peggioramento della sintomatologia, deve essere consultato il medico. Nel caso l'uso del medicinale sia necessario per piu'di 3 giorni in caso di febbre o per piu' di 4 giorni nel trattamentodel dolore, o nel caso di peggioramento dei sintomi si deve consigliare al paziente di consultare un medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per controllare i sintomi.

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